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UN CANE DA CATENA

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UN CANE DA CATENA

percorso teatrale ispirato all’omonimo romanzo di Bruna Sibille-Sizia

 

con Stefano Pettenella, Marta Riservato e Anna Savanelli

regia di Maria Giulia Campioli e Claudio Mariotti

adattamento dal romanzo a cura di Giulia Tollis

 

 

Percorso itinerante e multidisciplinare di teatro, danza, video e installazioni sceniche, ispirato ai temi e alle atmosfere del romanzo “Un cane da catena” di Bruna Sibille-Sizia, sul terremoto che ha colpito il Friuli nel 1976 (edizioni Doretti, Udine, 1987).

Lo spettacolo si sviluppa in 9 stazioni, evocativa di memorie ed emozioni, nelle quali viene annullata la separazione tra artisti e pubblico.

 

Gli spettatori vengono accompagnati dai danzatori Anna Savanelli e Stefano Pettenella (che ricopre anche il ruolo di attore) e dall’attrice Marta Riservato in un viaggio tra le pagine del romanzo, nei silenzi e tra le parole. Dalla storia di Cane, dei personaggi e delle voci che popolano il mondo dell’autrice, vengono restituiti dei frammenti che riaffiorano come ricordi di quello che è stato. Nel ricordo il prima e il dopo si confondono, le immagini non sempre sono nitide, i particolari perdono il sopravvento. A chi partecipa al viaggio la possibilità di scegliere cosa salvare di quel giorno, di quei mesi, di quei ricordi, di quel paese senza nome, con lo stupore che solo i cani e i bambini conoscono. (Giulia Tollis, curatrice dell’adattamento teatrale).

 

Il percorso:

  1. Un cane da catena (installazione sonora) / La prima scossa e quella lunga notte negli occhi di Cane e di Bruna Sibille-Sizia;
  2. Stanze di vita quotidiana (danza) / Lui e Lei: la casa, il lavoro, l’intimità di una vita qualunque, insieme, giorno dopo giorno;
  3. Il paese (recitazione) / Le case, i nomi, i luoghi, i suoni e gli odori di un paese, di tutti i paesi;
  4. Quella sera (danza) / Qualcosa all’improvviso si rompe, tutto crolla;
  5. Ricominciare (recitazione) / Tutto è cambiato, ma in un qualche modo si deve ripartire. Non c’è tempo da perdere, bisogna vivere;
  6. Macerie (danza) / Camminare a fatica là dove quello che c’era non c’è più. perdersi e ritrovarsi. cercare quel che resta;
  7. Attilio e Rosa (recitazione) / Che fare? Andare o restare? Rassegnarsi o ricostruire? Qual è la soluzione, se esiste una soluzione?
  8. Cose da salvare (installazione partecipativa) / Si parte, si lascia il paese: bisogna scegliere in fretta, ma con ordine, cosa portare;
  9. Assenze e speranza (danza) / Le persone sono distanti. Gli spiriti sono lontani. Ma c’è ancora un modo per guardare al futuro, qualunque esso sia.

 

produzione Teatro al Quadrato 2017

in collaborazione con CICT – Centro Iniziative Culturali Tarcento

con il contributo di   

e il patrocino del Comune di Tarcento  

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